Progettare e escogitare metodi per migliorare la prevenzione della sicurezza sui posti di lavoro è alla base della nostra missione.
Oggi voglio condividere con voi una riflessione che ho fatto questa mattina mentre scrollando sul telefono il feed di LinkedIn mi sono imbattuto sul questo post “ho convinto un preposto di vecchio stampo", post pubblicato dal collega Francesco Sgaramella, che mi ha dato lo spunto per questa riflessione, tutti noi Formatori, RSPP, Coordinatori della Sicurezza, e Tecnici ci imbattiamo giornalmente nell’annoso problema della SICUREZZA e SALUTE nei posti di lavoro, non voglio commentare per rispetto delle vittime e delle famiglie gli ultimi fatti di cronaca, ma più tosto voglio adoperarmi per cercare di trovare delle formule per sensibilizzare i lavoratori in primis e poi tutti i responsabili aziendali
sull’importanza della prevenzione, perché si dobbiamo affrontare il problema alla radice dobbiamo fare prevenzione tramite la formazione, l’informazione e l’addestramento costante dei di tutti i lavoratori. È vero si che in questi anni gli ispettori delle ASL sono passati da 5000 a 2000 e faticano a fare controlli, ma dobbiamo riuscire a fare un cambio di mentalità e quindi lavorare in sicurezza no perché se no l’ispettore mi fa la sanzione, ma devo lavorare in sicurezza e investire in sicurezza perché ne va della mia vita, della mia salute e della salute di chi mi sta vicino, moglie, marito, figli, padri, madri, compagni ecc ecc.
Tornando al post di Francesco "Ho convinto un preposto di vecchio stampo", lui ha messo in pratica un’iniziativa molto intelligente, secondo me, abbiamo i nostri cantieri e posti di lavoro pieni zeppi di tutta la cartellonista sulla sicurezza imposti dalla 81/08, cartellonista e segnaletica importantissima e fondamentale, ma purtroppo tutti noi ormai non la guardiamo nemmeno più e diamo troppo per scontato certe raccomandazioni riportate su questi cartelli, e il casco e le scarpe, e gli audioprotettori, e gli occhiali e così via, e quindi non le notiamo più, molto spesso non le attuiamo e non riflettiamo sulle conseguenze di non utilizzare quei DPI e nel rispettare le procedure corrette. E qui la sua genialità, ha realizzato dei semplici volantini con “la matematica nella sicurezza” e li affigge all’interno dei cantieri che gestisce e con cui collabora, vi riporto un esempio qui di lato nella foto dove il CSE (coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione) è l’ing. Andrea Amaducci, e lui in questo caso è assistente per la sicurezza. Sicuramente questa iniziativa aiuterà i lavoratori ad avere più attenzione e a ragionare di più sui rischi lavorativi a cui sono esposti quotidianamente.
Questo esempio di prevenzione che Francesco mette in atto è l’esempio lampante di come dobbiamo impegnarci giornalmente per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori che gestiamo, formiamo, informiamo e addestriamo. Purtroppo non basta rinchiuderci dentro un’aula e fare la solita formazione imposta dalla legge, ma dobbiamo escogitare sempre di più metodi per far passare il messaggio, dobbiamo dare sempre in prima persona l’esempio giusto e quindi basta con datori di lavoro, direttore dei lavori, RSPP, CSE che entrano in cantiere o nei posti di lavoro senza indossare i DPI richiesti, con la scusa “si ma tanto è solo un attimo” è proprio quell’attimo che ci porta all’incidente e che provoca l’infortunio, è proprio la troppa sicurezza e la presunta conoscenza dei luoghi e delle lavorazioni la causa principale degli incedenti.
Quindi l’impegno che dobbiamo mettere, noi tutti, nel dare il buon esempio, nel migliorare la qualità dei luoghi di lavoro deve essere alla base della nostra attività quotidiana e deve essere sempre più forte e convinta e dobbiamo sempre più trovare strategie, formule e azioni per far passare il messaggio che è meglio investire in prevenzione che investire successivamente nel curare chi si è fatto male o peggio ancora risarcire i familiari delle vittime del lavoro.
Chiudo questa mia riflessione parafrasando una scena epica del film “non ci resta che piangere” con il compianto Massimo Troisi “Ricordati che devi far FORMAZIONE!!!” ..… “Come?” ..… ”Ricordati che devi far FORMAZIONE!!!!” .…. ”Va bene!” .…. ”RICORDATI CHE DEVI FAR FORMAZIONE!!!!!!!” …… ”Si, si, mò me lo segno proprio è una cosa … non ve preoccupate.”